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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Della divinazione, II, 62
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originale
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62 Quod etiam coniector quidam et interpres portentorum non inscite respondisse dicitur ei qui [cum] ad eum rettulisset quasi ostentum quod anguis domi vectem circumiectus fuisset: "Tum esset" inquit "ostentum, si anguem vectis circumplicavisset". Hoc ille responso satis aperte declaravit nihil habendum esse, quod fieri posset, ostentum.
C. Gracchus ad M. Pomponium scripsit, duobus anguibus domi comprehensis, haruspices a patre convocatos. Qui magis anguibus quam lacertis, quam muribus? Quia sunt haec cotidiana, angues non item; quasi vero referat, quod fieri potest, quam id saepe fiat. Ego tamen miror, si emissio feminae anguis mortem adferebat Ti. Graccho, emissio autem maris anguis erat mortifera Corneliae, cur alteram utram emiserit; nihil enim scribit respondisse haruspices, si neuter anguis emissus esset, quid esset futurum. "At mors insecuta Gracchum est." Causa quidem, credo, aliqua morbi gravioris, non emissione serpentis; neque enim tanta est infelicitas haruspicum, ut ne casu quidem umquam fiat quod futurum illi esse dixerint.
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traduzione
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62 Una risposta di questo genere si dice che la desse, con molta arguzia, un interprete di prodigi a un tale che gli aveva riferito, come se si trattasse di un prodigio, che in casa sua un serpente si era avvolto intorno alla sbarra di chiusura d'una porta: "Sarebbe stato un prodigio se la sbarra si fosse attorcigliata intorno al serpente!" Con questa risposta fece intendere chiaramente che nulla, che possa accadere, dev'essere considerato un prodigio.
Gaio Gracco scrisse a Marco Pomponio che suo padre aveva chiamato gli ar?spici perch? in casa sua erano stati presi due serpenti. Come mai tanto trambusto per dei serpenti e non per delle lucertole, per dei topi? Perch? questi sono animali che c?pita di vedere tutti i giorni, i serpenti no. Come se, dal momento che un evento pu? accadere, abbia importanza il considerare quanto spesso accada! Ma io non capisco una cosa: se il lasciare andar via il serpente femmina era causa di morte per Tiberio Gracco padre, il lasciare andar via il maschio era invece letale per Cornelia, perch? egli lasci? andar via uno dei due serpenti? Per quel che scrive Gaio Gracco, gli ar?spici non dissero affatto che cosa sarebbe avvenuto se nessuno dei due animali fosse stato lasciato andare. "Ma" tu dirai, "sta di fatto che s?bito dopo avvenne la morte del vecchio Gracco." Mor?, credo, a causa di qualche malattia particolarmente grave, non per aver lasciato andar via un serpente; poich? gli ar?spici non sono sfortunati fino al punto che non possa accadere nemmeno una volta per caso ci? che essi hanno predetto.
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